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Il mondo salvato dai ragazzini

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I miei ragazzini mi insegnano

a vivere nella giungla

delle visioni e delle paure,

e a difendersene.

Le chiacchiere sulla cultura...

il loro ridere è una scossa

alla nostra supponenza.

E’ così il fiume non si ferma,

risalgono leggeri come salmoni.

E conoscono le formule:

il volume del professore

non è proporzionale alla sua altezza!

 

 maura potì - 09/10/2010 09:51:00 [ leggi altri commenti di maura potì » ]

Non sono un insegnante ma capisco e mi compiaccio della tua sempre arguta ironia!
Ciao Lori

 Loredana Savelli - 08/10/2010 07:19:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

A Franca, ringraziandola.
Qualche volta anche l’autoironia non è sufficiente a scalfire il mondo segreto di alcuni alunni che restano impenetrabili e indisponibili, lasciando l’insegnante a domandarsi il senso del suo "mestiere"... salvo poi che succeda, miracolosamente (magari proprio alla fine di un ciclo), che un segnale, un saluto, un sorriso restituiscano istantaneamente credibilità ad un ruolo, quello di educatore, che ha successo laddove si sia riusciti, nel verificarsi di un corretto rapporto relazionale, a tirare fuori (e-ducere) la splendida interiorità di ciascuno (educatore ed educando) e il senso di una buona socialità.
Aggiungo che, come ci sono alunni incontentabili, ci sono anche insegnanti incontentabili verso se stessi.
Un caro saluto a tutti quelli che operano nella scuola.

 Alaimo Franca - 07/10/2010 22:28:00 [ leggi altri commenti di Alaimo Franca » ]

Io sono un’insegnante e, leggendo questo testo, ho pensato che Loredana sia un’ottima prof., se sa fare ironia su se stessa, dandosi e dando una lezione di umiltà ed aprirsi ad una fresca apertura al mondo dei ragazzi, sorprendenti sempre nel loro fluente crescere e vivissimi nelle loro risate, paragonate a scosse telluriche, che immettono forza e sommovvimento all’interno di giorni e rapporti troppo prevedibili. Mi ricorda una bellissima poesia di Prevert sulla scuola che parla di un bimbo che, distratto da un uccello che passa al di là della finestra, si lascia andare all’immaginazione annullando lo spazio dell’aula, ma anche le poesie di Rodari.

 ro. per. - 07/10/2010 18:50:00 [ leggi altri commenti di ro. per. » ]

Molto arguta, Lory, mi ha divertito e stimolato! Ciao.

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